Linee di indirizzo CNOP per l’intervento psicologico a distanza a favore della popolazione nell’emergenza COVID-19
Linee di indirizzo CNOP per l’intervento psicologico a distanza a favore della popolazione nell’emergenza COVID-19
Leggi tuttoLa psicoanalisi al tempo del COVID-19: una prospettiva interregionale
Webinar realizzato dalla International Psychoanalytical Association, a cura di Stefano Bolognini, Gilbert Kliman, Virginia Ungar e Yunping Yang – Video tradotto e sottotitolato in italiano a cura dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte, su cortese autorizzazione della International Psychoanalytical Association (IPA). Si ringraziano Romolo Petrini (SPI, IPA) e Ludovica Blandino (SPI) per la cortese revisione della traduzione. Alcune parti del testo trascritto possono risultare lacunose, a causa della qualità non ottimale dell’audio.
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Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (2020)
Leggi tuttoFragilità e resilienza: senso e contributo della Psicologia nell’emergenza COVID-19 in Cina e Italia
Webinar realizzato dalla Oriental Academy of Analytical Psychology di Guangzhou (Guangdong, Cina), a cura di Riccardo Bernardini e Heyong Shen, sottotitolato in italiano a cura dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte
Leggi tuttoDefinita l’indennità di 600 Euro per i professionisti iscritti agli Ordini professionali. Le domande dal 1° aprile ma non per tutti.
Lo scorso fine settimana è stato caratterizzato da notevoli sviluppi sul fronte dell’indennità di 600 Euro introdotta dal “Decreto Cura Italia”.
Nella giornata di sabato 28 marzo è stato infatti approvato il Decreto interministeriale del Ministero del Lavoro che riconosce ai lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle Casse di Previdenza private un’indennità di 600 Euro per il solo mese di marzo 2020.
Il Decreto riserva a questa categoria di lavoratori autonomi 200 dei complessivi 300 milioni di Euro stanziati dal “Decreto Cura Italia” per la costituzione del “Fondo per il reddito di ultima istanza”. Secondo le prime stime, le risorse dovrebbero bastare per circa 330 mila professionisti.
A differenza dei lavoratori autonomi e parasubordinati iscritti all’Inps, i professionisti delle Casse private hanno accesso alla misura di sostengo nel rispetto di specifiche condizioni di natura reddituale (con la previsione di due fasce di reddito).
Rispetto alle condizioni di natura reddituale, l’indennità è riconosciuta ai professionisti che abbiano percepito nell’anno 2018:
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Un reddito complessivo non superiore a 35.000 Euro, la cui attività sia stata limitata dai provvedimenti restrittivi emanati in conseguenza dell’emergenza sanitaria;
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Un reddito complessivo compreso tra 35.000 e 50.000 Euro e che abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività sempre a causa dell’emergenza sanitaria. Per cessazione dell’attività s’intende la chiusura della partita Iva nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 ed il 31 marzo 2020, mentre per riduzione o sospensione dell’attività lavorativa s’intende una comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del primo trimestre 2020, rispetto al reddito del primo trimestre 2019.
L’indennità deve essere richiesta ad un solo ente previdenziale e per una sola forma di previdenza obbligatoria.
L’istanza deve essere presentata secondo lo schema che verrà predisposto dai singoli Enti previdenziali e dovrà essere corredata dalla dichiarazione del lavoratore interessato di:
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Essere lavoratore autonomo/libero professionista, non titolare di pensione;
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Non essere già percettore di una delle altre indennità previste dal “Decreto Cura Italia” (articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del Dl 18/2020) né del reddito di cittadinanza;
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Di non aver presentato per il medesimo fine un’istanza ad altra forma di previdenza obbligatoria;
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Di aver percepito nell’anno d’imposta 2018 un reddito non superiore agli importi fissati per l’accesso all’indennità;
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Di aver chiuso la Partita Iva, nel periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 ed il 31 marzo 2020 o di aver subito una riduzione di almeno il 33% del reddito relativo al primo trimestre 2020 rispetto al reddito del primo trimestre 2019 (per coloro che nell’anno 2018 hanno conseguito un reddito compreso tra 35.000 e 50.000 Euro);
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Di rientrare tra le attività limitate per l’emergenza coronavirus (per coloro che nell’anno 2018 hanno conseguito un reddito non superiore 35.000 Euro).
Alla domanda, da presentarsi all’ENPAP, dovrà essere inoltre allegata la fotocopia del Documento d’identità in corso di validità e del Codice fiscale nonché le coordinate bancarie o postali per l’accreditamento dell’importo relativo al beneficio.
Se non si rispettano le condizioni di cui sopra o si presenta la domanda oltre il 30 aprile l’istanza sarà considerata inammissibile.
Gli enti di previdenza erogheranno l’indennità in base all’ordine cronologico delle domande presentate ed accolte sulla base del procedimento di verifica della sussistenza dei requisiti per l’ammissione al beneficio.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito dell’ENPAP.
Leggi tuttoINDENNITÀ DI 600 EURO ANCHE PER I PROFESSIONISTI ENPAP
Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, prevede che sarà corrisposta un’indennità una tantum di 600 euro a copertura del mese di marzo 2020 per tutti i Professionisti in regola con i versamenti contributivi per il 2019. La soglia di reddito indicata é 35.000. Per i redditi tra i 35.000 e i 50.000 euro per la riduzione del reddito di un terzo nel primo trimestre 2020.
Per i redditi tra i 35.000 e i 50.000 euro se c’è stata riduzione dei redditi di un terzo nel primo trimestre 2020.
Per approfondire leggete l’articolo de “Il Sole 24 ore” a questo link.
Leggi tuttoEpidemia COVID-19 REGIONE PIEMONTE situazione al 22-03-20
Gentile Collega, rendiamo disponibile in questa pagina il documento relativo all’andamento del COVID19 nella Regione Piemonte.
REGIONE PIEMONTE DATI SUL COVID19 AL 23-03-20
DPCM 21 MARZO 2020. Prosecuzione attività studi professionali di Psicologia
Sono pervenute richieste al CNOP, basate sulle notizie pubblicate dalla stampa in merito al nuovo Decreto del Governo sulla limitazione delle attività.
Quesiti relativi alla prosecuzione delle attività agli studi libero professionali di Psicologia e Psicoterapia.
Dal testo disponibile del Decreto non risultano limitazioni per le attività degli studi psicologici. Le attività psicologiche allo stato, rientrano tra quelle sanitarie in generale, che rimangono consentite nei limiti delle precauzioni generali.
Restano ferme le indicazioni già date dal CNOP relativamente alla opportunità, in tutti i casi possibili, di passare alla erogazione degli interventi in modalità a distanza.
Qualora dovessero intervenire delle novità ne verrà fornita comunicazione sul sito nazionale CNOP, o agli Ordini Professionali Territoriali.
Coronavirus: aggiornamenti per le Psicologhe e gli Psicologi del Piemonte
Gentile Collega,
desideriamo aggiornarTi in merito alle ricadute operative sulla nostra Professione della diffusione del “Coronavirus” (COVID-19), alla luce di una normativa in costante evoluzione.
L’ordinanza n. 34 del 21 marzo 2020 del Presidente della Regione Piemonte Cirio – “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19” – ordina, al punto 19, la chiusura degli studi professionali ad esclusione di tutti gli studi medici e/o sanitari e degli studi di Psicologia. L’ordinanza del Presidente Cirio evidenzia, pertanto, come la nostra sia una attività sanitaria ritenuta essenziale.
Il DPCM del 22 marzo 2020 – “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID- 19, applicabili sull’intero territorio nazionale” – al punto 1 a) non sospende le attività professionali.
Il Decreto Presidenziale riportato sulla Gazzetta Ufficiale n. 76 del 22 marzo 2020, nell’Allegato 1, “Elenco delle attività non ricomprese nella sospensione”, indica al punto 74 le Attività professionali, scientifiche e tecniche e, al punto 86, l’Assistenza sanitaria.
Restano ferme tutte le indicazioni già precedentemente comunicate, in linea con quelle del CNOP, ovvero di privilegiare l’erogazione dell’attività professionale a distanza.
Pertanto, in merito alle misure di prevenzione contro la diffusione del COVID-19, si auspica che, ove possibile, vengano favorite nelle strutture ospedaliere, le attività di intervento in modalità telematica a tutela sia dei pazienti sia dei professionisti e degli operatori, compreso almeno un parziale utilizzo della modalità smart working. Questa modalità consente di realizzare in pieno il proprio mandato professionale e portare avanti, responsabilmente, le proprie attività, favorendo i principi sottostanti la necessità di ridurre il più possibile la mobilità delle persone, mantenendo, al contempo, un’adeguata e sicura operatività lavorativa”.
Invitiamo inoltre le Colleghe e i Colleghi che, lavorando in contesti pubblici e privati, non sentissero di essere adeguatamente tutelati dalla propria struttura di riferimento in termini di misure di protezione a segnalare la propria situazione all’Ordine regionale.
Confermando l’impegno del nostro Ordine alla pubblicazione nel sito di tutte le informazioni ufficiali e tecniche, che possano aiutare la gestione di questa condizione di emergenza che ci vede direttamente coinvolti come professionisti e cittadini, Ti ringraziamo per l’attenzione e, sempre a nome di tutti i Consiglieri, Ti salutiamo cordialmente.
Il Presidente
Giancarlo MARENCO
La Vicepresidente
Georgia ZARA
Il Segretario
Riccardo BERNARDINI
Il Tesoriere
Andrea LAZZARA
Decreto n. 34 del 21 marzo 2020
Gazzetta Ufficiale DPCM 22 03 2020
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