La ricerca della verità nel processo penale
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Perché alcune persone commettono crimini violenti?
9 marzo 2016 – Nuova Aula Magna d’Ateneo – Cavallerizza Reale – Torino
Leggi tuttoPer i contribuenti forfetari spese dettagliate nella dichiarazione dei redditi
I contribuenti che nell’anno 2015 hanno adottato il regime forfetario, nella dichiarazione dei redditi a breve in scadenza, dovranno compilare un nuovo quadro, denominato “quadro RS”, attraverso il quale adempiere a tutta una serie di “obblighi informativi” conseguenti all’esonero dall’applicazione degli studi di settore previsto dalla legge istitutiva del regime agevolato (legge 190/2014). Il nuovo adempimento, non previsto specificatamente dalla legge istitutiva del regime forfetario, emerge dalle istruzioni alla compilazione del modello Unico 2016 (redditi 2015) e dalla recente circolare 9/E emanata dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 4 aprile.
In particolare, tutti gli esercenti attività di lavoro autonomo, dovranno indicare all’interno di questo nuovo quadro le seguenti informazioni:
– L’ammontare dei compensi corrisposti ad altri professionisti senza applicazione della relativa ritenuta d’acconto (esenzione prevista dalla legge istitutiva del regime agevolato). Le informazioni richieste per ciascun professionista pagato sono riferite unicamente al suo codice fiscale ed all’importo a quest’ultimo erogato.
– Il numero complessivo delle giornate retribuite ad eventuali lavoratori dipendenti del professionista in regime forfetario.
L’ammontare delle spese sostenute nell’anno dal professionista forfetario per i servizi telefonici, i consumi di energia elettrica, i carburanti e simili utilizzati esclusivamente per la trazione di autoveicoli. Alla luce di quanto sopra esposto, in controtendenza rispetto all’intento di semplificare gli adempimenti fiscali per i contribuenti minori, i professionisti in regime forfetario dovranno procedere ad un costante monitoraggio delle spese sostenute ed all’accurata conservazione della relativa documentazione contabile, anche se tali documenti non rilevano ai fini della determinazione del reddito fiscale.
Considerato che tale adempimento informativo non è stato previsto direttamente dalla legge istitutiva del regime forfetario, al fine di venire incontro ai contribuenti che non hanno provveduto a conservare le relative fatture d’acquisto nell’anno 2015, con la circolare 9/E del 4 aprile scorso l’Agenzia delle Entrate ha previsto che i professionisti nel compilare il nuovo prospetto non devono fare riferimento ai costi realmente sostenuti ma unicamente a quelli per i quali gli stessi abbiano ricevuta la relativa documentazione fiscale (fattura o ricevuta fiscale). Al fine del corretto adempimento del nuovo obbligo informativo, i contribuenti che si avvalgono della consulenza di un professionista per la redazione della relativa dichiarazione dei redditi, dovranno consegnare a quest’ultimo, oltre alle fatture emesse, anche tutti i documenti giustificativi dei costi inerenti l’attività professionale sostenuti nell’anno 2015.
Leggi tuttoL’esercizio in forma associata delle professioni protette
Relatore: Paolo Capello
Obiettivo: Portare a conoscenza del professionista i fondamenti alla base di una delle più importanti riforme adottate negli ultimi anni in materia di professioni regolamentate, ossia l’esercizio dell’attività professionale in forma societaria.
Descrizione: I diversi interventi normativi di riforma degli ordinamenti professionali susseguitesi negli ultimi anni, hanno profondamente modificato la disciplina delle professioni regolamentate.Una delle riforme più incisive in tal senso, è consistita nell’introduzione della possibilità di esercitare l’attività professionale protetta attraverso l’ausilio delle diverse forme societarie disciplinate dal nostro ordinamento giuridico: Società di Persone, Società di Capitali, Società Cooperative. La Società tra professionisti rappresenta, oggi più che mai, un’importante opportunità per i professionisti in quanto permette agli stessi di operare, in maniera più competitiva ed efficiente, in un mercato sempre più contaminato da un’eterogeneità di prestazioni e servizi. Tale “ingorgo professionale” ha condotto ad un radicale ripensamento del ruolo del professionista che non può più rimanere ancorata alla classica figura del professionista singolo.
Leggi tuttoRilevanza penale del mobbing e dello straining
Relatore: Avv. Caterina Biafora
Obiettivi:
a) inquadrare sotto il profilo penale il fenomeno del mobbing e dello straining;
b) evidenziare la necessita’/opportunita’ di nominare un consulente tecnico di parte nei procedimenti penali in materia di mobbing e straining per avere un approccio corretto e giusto anche sotto il profilo psicologico strettamente connesso con quello giuridico-penale
c) sottolineare l’importanza della consulenza di parte per l’avvocato, quale strumento valutativo e mezzo di accertamento dei fatti
Descrizione:
– mobbing in ambito lavorativo
– mobbing familiare
– mobbing e delitti di maltrattamenti in famiglia, di violenza privata, di lesioni, di abuso d’ufficio, percosse, etc.
– straining
– tutele e rimedi per le cause penali di mobbing e straining
– ruolo del consulente tecnico
Psicofarmacologia per psicologi
Docente. Prof. Riccardo Torta
Obiettivi. Lo spettro d’azione, il razionale ed i limiti dell’impiego degli psicofarmaci, l’integrazione con le psicoterapie
Descrizione. Verranno presentate le classi di psicofarmaci con il loro meccanIsmo d’azione, secondo sia i modelli tradizionali (neurotrasmettitoriali) sia alla luce delle nuove conoscenze patogenetiche dei disturbi emozionali (ormonali, infiammatorie, neurotrofiche), con particolare attenzione all’aspetto sistemico di ansia, depressione e stress. Saranno descritti gli aspetti di sovrapposizione fra il meccanismo d’azione di psicofarmaci e psicoterapie, e quindi la loro possibile sinergia. Si discuterà dell’aspetto psicologico del farmaco, con particolare riguardo all’effetto placebo.
Leggi tuttoDiritto alla salute, diritto alla cura
Evento accreditato ECM (non rientrante nell’autoformazione)
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