Partecipanti: Laura Fachin, Cristina Galassi, Jgor Luceri, Enrico Moriconi, Pietro Cazzola
Consigliere Referente: Jgor Francesco Luceri
Coordinatore/trice: Mariangela Ferrero
Descrizione:
L’esigenza di costituire in seno a OPP un GdL che si occupi di Bioetica animale (non-umana) nasce dalla convinzione che quest’ultima sia una sfera di estremo interesse per la Psicologia, e anche su sollecitazione dell’attuale movimento di protesta contro la ricerca sperimentale sul “blindsight” (cecità locale prodotta da danno cerebrale), avviata dalle Università di Parma e di Torino, che prevede l’utilizzo di primati non-umani (nello specifico, da 4 a 6 Macaca mulatta) per un intervento biomedico. Il forte impatto emotivo dell’evento sulla cittadinanza (e su parte dei colleghi) ha reso evidente come OPP sia sguarnito di esperti di riferimento che possano, in occasioni come questa, fornire un parere ragionato e scientificamente fondato per prendere parte al dibattito pubblico.
Riteniamo che la Psicologia possa fornire un interessante e irrinunciabile contributo alla riflessione scientifica su questa tematica, affiancando scienze come la Filosofia, la Biologia, la Medicina:
– intanto, pensiamo che la domanda eminentemente psicologica – quella sul funzionamento, sulle matrici, sullo sviluppo della mente e della relazionalità umana (nell’individuo come nella specie) – spinga necessariamente gli psicologi ad un confronto con la “dimensione animale”;
– riteniamo, altresì, che la questione del rapporto dell’uomo con gli altri animali (e più in generale con la natura), visto nella sua evoluzione storica, possa essere per la Psicologia un proficuo terreno di riflessione, anche in riferimento a pregiudizi e comportamenti antropocentrici/specisti dell’umano che, non trovando fondamento nelle scienze zoologiche ed etologiche, richiedono evidentemente di essere indagati anche da un punto di vista psicologico;
– inoltre: leggere le reazioni emotive della gente di fronte a eventi come la citata sperimentazione sui macachi, in particolare connettendola alle caratteristiche della nostra società attuale; approfondire i fenomeni proiettivi e dissociativi costantemente in atto nella relazione tra l’uomo e l’animale non-umano; ricostruire il funzionamento mentale dello sperimentatore alle prese con interventi biomedici su “modelli animali”, soprattutto se così vicini all’uomo come i primati non-umani, sono sfide teoriche alle quali la Psicologia non dovrebbe sottrarsi.
Obiettivi: Il GdL si propone di costruire uno spazio di riflessione interdisciplinare sul tema della “Bioetica animale”, individuando punti di convergenza e settori di specifica competenza tra discipline diverse, al fine di costruire un sapere condiviso e critico da porre alla base di eventuali futuri interventi da parte di OPP presso le istituzioni e la cittadinanza. Obiettivo di più ampio respiro è quello di promuovere, all’interno e all’esterno della categoria, una scienza e una pratica scientifica profondamente connesse alla riflessione etica, in grado di contribuire alla costruzione e divulgazione di un sapere a tutela dei non-umani.
Operativamente, ci proponiamo:
– di diffondere tale sapere innanzitutto presso la nostra categoria (per esempio attraverso la produzione di materiale formativo/informativo, organizzando un Corso di formazione e/o un Convegno), per sensibilizzare i colleghi sull’importanza della “Bioetica animale”, aiutandoli ad intervenire in modo appropriato nei dibattiti pubblici attorno a tali questioni;
– di potere aiutare OPP ad accedere ai tavoli decisionali dove si discute di “Bioetica animale”, dai quali, per ora, la Psicologia risulta esclusa.
Riteniamo importante ed utile che il GdL possa avvalersi anche di un elenco di “esperti esterni”, che possano essere interpellati (anche in contraddittorio) in specifiche occasioni, portando il loro contributo alla sensibilizzazione e formazione della categoria professionale degli psicologi.