Acconto ENPAP 2016
Il prossimo 1° marzo 2017 scade il termine per il versamento dell’acconto dei contributi previdenziali Enpap relativi al reddito professionale 2016.
In via ordinaria, l’acconto dovuto viene determinato con il cosiddetto “metodo storico”, ossia viene quantificato in una percentuale pari al 70% dei contributi dovuti sulla base del reddito professionale conseguito nell’anno 2015.
Per visionare l’acconto calcolato su base storica e sufficiente accedere alla propria area riservata del sito Enpap, nella sezione Posizione Contributiva, Calcolo acconto metodo storico.
In alternativa alla modalità di calcolo con il “metodo storico”, qualora nel corso dell’anno 2016 il reddito conseguito sia presumibilmente più basso rispetto all’anno precedente (2015), è possibile quantificare l’acconto con il cosiddetto “metodo previsionale”. In questo caso l’acconto dovuto viene quantificato in una percentuale pari al 70% dei contributi calcolati sul reddito professionale presunto per l’anno 2016.
Anche per quantificare l’acconto con il “metodo previsionale” è sufficiente accedere alla propria area riservata del sito Enpap, nella sezione Posizione Contributiva, Calcolo acconto metodo previsionale. In questo caso il sistema, al fine di procedere al calcolo dell’acconto, richiederà l’inserimento di due dati:
1. Reddito netto presunto per l’anno 2016;
2. Corrispettivi lordi presunti per l’anno 2016.
In caso di opzione per la quantificazione dell’acconto su base previsionale, si consiglia di contattare il proprio consulente fiscale al fine di definire correttamente il reddito presunto per l’anno 2016. Qualora infatti il reddito professionale per l’anno 2016 venga sottostimato, si rischia di versare l’acconto in misura insufficiente.
Coloro i quali hanno aperto la partita Iva nel corso dell’anno 2016, non sono tenuti al versamento dell’acconto.
L’acconto determinato con il metodo previsionale o con il metodo storico deve essere versato entro il prossimo 1° marzo. In alternativa è possibile posticipare il versamento dell’acconto dovuto oltre il giorno 1° marzo, ma comunque non oltre il prossimo 29 luglio, applicando una maggiorazione a titolo di interessi dello 0,35% pe ogni mese o frazione di mese di dilazione.
E’ opportuno evidenziare che, grazie ad un accordo sottoscritto tra l’Enpap e l’Agenzia delle Entrate, è possibile versare i contributi dovuti tramite il modello F24, in alternativa al tradizionale bollettino MAV.
Attraverso l’utilizzo del modello F24 è possibile compensare quanto dovuto a titolo di acconto Enpap con eventuali crediti fiscali vantati verso l’Erario (Irpef, Irap, Iva, ecc.).