Data: 01/10/2021

Quando l’incontro psicologico-clinico e psicoterapeutico si realizza in remoto è certamente mediato dallo specifico mezzo utilizzato, ma si muove sempre nella direzione della relazione. Dunque, rimangono centrali alcuni aspetti che caratterizzano la psicologia clinica e il modello psicoanalitico di relazione, in dialogo con il modo in cui lo psicologo clinico governa il mezzo utilizzato. Anche quando il corpo non è presente in modo diretto nella stanza, a essere presente è l’immaginario sul corporeo, comunque attivo e vivo nel colloquio in remoto. Ciò che rimane come caposaldo del lavoro clinico all’interno della cornice psicoanalitica è l’interrelazione tra memoria, inconscio e identità. A cambiare è unicamente il focus da cui si guarda tale interrelazione. Lo Psicologo clinico, dunque, deve essere formato e attrezzato a cogliere questi aspetti e a tenerne conto nel lavoro clinico. Durante l’attuale pandemia da Covid-19, la Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica ha lavorato in questa direzione, sia all’interno del monte ore di supervisione offerto a tutti gli studenti, sia nelle supervisioni extra curriculari garantite agli specializzandi impegnati nello Spazio d’Ascolto di Ateneo.

Relatrice:
Prof.ssa Antonella Granieri, Psicologa, Specialista in Psicologia Clinica e Psicoterapeuta. Psicoanalista, Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytical Association. Professoressa Ordinaria in Psicologia Clinica e Direttrice della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica, Dipartimento di Psicologia, Università degli Studi di Torino. Parteciperanno all’incontro anche specializzandi della Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica coinvolti nello Spazio di Ascolto di Ateneo, sia specializzandi della Scuola coinvolti in tirocini in remoto, a causa della pandemia da Covid-19.

Moderatrice:
Prof.ssa Georgia Zara, Vice Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte