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Tessere la pace: immagini per un mondo condiviso
| DIALOGHI PER UNA CULTURA DELLA PACE
Venerdì 26 settembre 2025, ore 18:30 Tessere la pace. Immagini per un mondo condiviso Con Barbara Massimilla Moderazione di Riccardo Bernardini Con la partecipazione di Valentina Mossa e Daniela Morero |

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Serata culturale sul tema Tessere la pace: immagini per un mondo condiviso, Venerdì 26 settembre 2025, alle ore 18:30, presso la Casa della Psicologia, in via Giannone 8A, a Torino. Si tratta del primo appuntamento nell’ambito dei Dialoghi per una cultural della pace – una rassegna di colloqui e conferenze promossi dall’OPP lungo il biennio 2025-2026, aperti sia alle Iscritte e agli Iscritti all’Albo sia alla cittadinanza; una serie di incontri e dialoghi pensati per stimolare riflessione e ispirazione, resilienza e creatività, attraverso la ricerca di nuove visioni del mondo, l’esplorazione di azioni fondate sul rispetto dell’altro e la conoscenza di esperienze – non di rado confinanti con l’utopia – orientate a promuovere e difendere la pace. I due cortometraggi presentati in questa occasione, scritti e diretti da Barbara Massimilla, Intrecci (2023) e Welcome to the river (2025), valorizzano l’importanza della conoscenza di altri orizzonti culturali e del fenomeno della migrazione come simbolo di contaminazione feconda tra i popoli. In questo particolare momento storico, riteniamo infatti che l’arte cinematografica possa trasmettere un messaggio determinante nel contrastare il razzismo, la violenza di genere, quella inflitta all’infanzia e quella agita nei confronti dei soggetti più vulnerabili, le disuguaglianze, lo sfruttamento e il traffico di esseri umani – valorizzando all’opposto la fraternità, la solidarietà e l’empatia. Intrecci è ambientato nella splendida cornice del Museo di Palazzo Altemps a Roma, che è sede di un importante Museo d’Arte antica con inserimenti di mostre di Arte moderna. La testa di Erinni, con la sua eterna bellezza che può incarnarsi e rivivere, diventa l’immagine simbolo del sogno che attraversa il femminile appartenente a diverse culture: vivere la propria natura introspettiva e relazionale in una dimensione storica universale di reciproca e pacifica “coesistenza”, di movimento creativo e di contaminazioni feconde. Frammenti di immagini del corpo delle donne si mescolano con quelli delle statue. Sospese nel crocevia tra passato e presente, le quattro donne, di diversi continenti, sfidano la caducità del tempo immergendosi nella meraviglia del museo che le ospita, scambiando il loro abito con quello dell’altra, in un risveglio che si apre al piacere e alla curiosità di intrecciare tra loro le proprie vite senza nessun timore e diffidenza.
Welcome to the river, liberamente ispirato dalle storie di diversi casi clinici di giovani donne nigeriane ex vittime di tratta, descrive in modo evocativo alcuni aspetti drammatici della migrazione nigeriana di oggi – e apri verso nuove prospettive – dove la “cura” e gli incontri positivi costituiscono una fonte concreta di rinascita. La trasformazione nella psiche della protagonista si consolida mediante l’approfondimento di relazioni umane creative, in quanto attivatrici di amore e solidarietà, figure significative rappresentate da personaggi che la protagonista incontra nel suo vagare alla ricerca della propria libertà. Il laboratorio alchemico che accompagna il processo di liberazione è il setting clinico, con la possibilità di rappresentare scene della propria sofferenza e la condivisione ed elaborazione dei contenuti traumatici insieme alla figura fondamentale della terapeuta. Sostento dalla Fondazione Migrantes (nell’ambito del Programma Erasmus+), Welcome to the river ha ottenuto il Patrocinio di Amnesty International Italia con la seguente motivazione: “È molto intenso il racconto del percorso della ragazza ed è bello il fatto che non sia stata dipinta come soggetto passivo ‘da aiutare’, ma come una persona che prende coscienza di sé, ritrova le sue radici e si libera, con un lavoro profondo e difficile”. Barbara Massimilla, Psichiatra, Psicoterapeuta e Psicologa Analista con funzioni didattiche dell’Associazione Italiana Psicologia Analitica (AIPA), è Presidente fondatrice dell’Associazione DUN ETS dedicata alle cure psicologiche a migranti e rifugiati. Redattrice della Rivista di Psicologia Analitica e della rivista Eidos. Cinema Psyche e Arti visive, è regista e sceneggiatrice, curatrice della Rassegna cinematografica annuale interculturale “S-Cambiamo il Mondo” presso la Casa del Cinema di Roma, promossa dall’Associazione DUN, la quale da anni riceve riconoscimenti e patrocini da parte di organizzazioni umanitarie internazionali (Amnesty International, UNHCR). L’ingresso è libero e gratuito; è gradita l’iscrizione, per il numero limitato di posti.
A seguire, sarà offerto un rinfresco. |
