L’Ordine Psicologi Piemonte prende posizione sui fatti di Moncalieri e Rivarolo Canavese:l’omosessualità non è malattia da curare, ma naturale orientamento sessuale e affettivo.
Dopo le ultime vicende accadute all’Istituto
Superiore Pininfarina di Moncalieri e le polemiche per l’articolo
omofobo di una professoressa sul bollettino parrocchiale di Rivarolo
Canavese, è necessario ribadire in modo chiaro la posizione dell’Ordine
degli Psicologi e degli studi scientifici accreditati in tema di
omosessualità.
Considerazioni meramente ideologiche e di stampo eteronormativo
possono aver portato due insegnanti ad affermare che l’omosessualità può
essere curata o che l’orientamento omosessuale si debba modificare,
contraddicendo chiaramente quanto, invece, da anni sostengono le
ricerche scientifiche nazionali e internazionali.
Da tempo, infatti, la comunità degli psicologi, la letteratura
scientifica e numerose associazioni internazionali sostengono che
l’orientamento omosessuale non è una scelta né una malattia, ma uno dei
possibili orientamenti sessuali. Eterosessualità, bisessualità e
omosessualità sono modi di essere nel mondo e di vivere la propria vita
affettivo-sessuale conformemente a ciò che ogni persona sente in ogni
età della vita.
È poi ancora più grave considerare che nel contesto scolastico si
possano trasmettere informazioni scientificamente prive di fondamento e
portatrici anzi di un pericoloso sostegno al pregiudizio sociale (ancora
così diffuso nella nostra società) che favorisce fenomeni di
discriminazione e bullismo omotransfobico a scuola.
È chiaro invece che la questione attuale sia l’ignoranza e
l’omo-bi-transfobia sociale e interiorizzata che le persone gay,
lesbiche, bisessuali e trans (GLBT) devono quotidianamente affrontare.
Occorre dunque, a maggior ragione nella scuola, un costante lavoro e
impegno di tutti per una corretta informazione e formazione inclusiva e
senza pregiudizi, per aiutare le persone GLBT a vivere pienamente e
serenamente la propria vita, sotto tutti i punti di vista, incluso
quello sessuale e affettivo.
Quanto accaduto all’Istituto Pininfarina di Moncalieri è ovviamente
grave, ma gli studenti e le studentesse hanno saputo dare, in maniera
adulta e responsabile, una lezione di uguaglianza e inclusività.
Tuttavia questo non accade spesso e ci sono ancora molti insegnanti
nelle scuole di tutta Italia che trasmettono messaggi non in linea con
la ricerca scientifica.
Questo fenomeno desta una grande preoccupazione se pensiamo al ruolo
che gli/le insegnanti svolgono in classe e al peso che le loro parole
hanno sugli studenti, proprio in virtù del loro ruolo. In adolescenza,
un’età di passaggio così importante per la costruzione della propria
identità personale e sociale, alcuni hanno ancora il “coraggio” di
trasmettere messaggi che possono mettere a rischio l’incolumità fisica e
psicologica dell’individuo.
Per tutte queste ragioni, l’Ordine degli Psicologi del Piemonte si
augura che queste vicende diventino anche un’opportunità di crescita e
approfondimento per tutti i professionisti della salute psicologica sui
temi dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
Dott. Alessandro Lombardo
Presidente Ordine degli Psicologi del Piemonte
Gruppo di Lavoro
“Psicologia dell’Orientamento Sessuale e dell’Identità di Genere”
Dott. Andrea Perdichizzi – Responsabile del Gruppo
Dott. Fabio Borotto
Dott. Pier Luigi Gallucci
Dott. Luca Rollé