Quale futuro per la psicologia pubblica? Lettera aperta all’Assessore alla Sanità Saitta
Gentile Assessore Antonio Saitta,
precisato il sincero apprezzamento per il lavoro che Lei e tutto il suo staff state conducendo, nella difficile opera di riassetto della sanità pubblica piemontese, vorrei, con questa lettera aperta, porre alla Sua attenzione alcune importanti questioni relativamente alla rete dei servizi di psicologia piemontesi.
So che avete avviato il riordino della rete ospedaliera. che presto si concluderà e che Vi state apprestando – ed è l’obiettivo dei prossimi mesi – a compiere il lavoro di riordino della rete territoriale. So anche che il lungo lavoro di questo primo anno inizia a portare i primi frutti, fra i quali, un primo sblocco delle assunzioni per 600 unità tra medici, infermieri e personale socio sanitario.
L’intento di questa lettera aperta, è quindi quello di testimoniare l’attenzione con cui questo Ordine Professionale sta seguendo il Suo lavoro e segnalarLe alcune tra le criticità nell’area dei servizi della psicologia sanitaria pubblica. Le medesime, qualora escluse da azioni programmatiche di lungo respiro, rischierebbero infatti di vanificare il lungo e faticoso lavoro compiuto in questi anni allo scopo di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini piemontesi, peggiorando l’ottima qualità dei servizi fino ad ora conseguita.
Quali sono, quindi, le principali criticità individuate?
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In primis, il continuo e costante depauperamento del personale dipendente e di branca specialistica ambulatoriale in ragione del blocco stabile del turn over e delle necessità di contenimento della spesa. Inutile dire che questo trend, non può che esitare negativamente sulle prestazioni erogate nell’area della Salute Mentale, della Neuropsichiatria Infantile, dei Servizi di Psicologia, concorrendo all’incremento delle liste di attesa e, in definitiva, impattando direttamente sui livelli di salute dei cittadini piemontesi;
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Una seconda criticità, viene rilevata nel mancato coinvolgimento dei servizi di psicologia in alcune attività sanitarie estremamente rilevanti quali, ad esempio, la psicologia ospedaliera e la Psicologia nell’ambito delle unità di Cure Primarie.
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Infine, necessita di attenzione la mancata attivazione del codice di Branca relativo alle prestazioni psicologiche. Il tema del governo delle prestazioni, è di certo assai caro al Suo assessorato. L’assenza del codice si configura come una grave carenza, esitando nell’impossibilità per l’assessorato di utilizzare un dato fondamentale al fine di procedere con le necessarie azioni di programmazione e controllo;
Le questioni sopra richiamate non costituiscono che le priorità essenziali secondo chi scrive, alle quali potranno essere affiancati altri temi di interesse pubblico, nell’ottica della collaborazione reciproca finalizzata al miglioramento della qualità del Servizio Sanitario.
Mi rendo ovviamente disponibile ad ogni approfondimento Lei riterrà necessario e Le auguro un pieno successo per le iniziative che porrà in essere.
Alessandro Lombardo
Presidente Ordine Psicologi Piemonte